Monumenti – Arte – Bellezze naturali
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Villa Rufolo e Villa Cimbrone a Ravello
La Villa Rufolo è del 200, grazie ai suoi panorami ha ispirato il celebre compositore Wagner a cui è dedicato l’appuntamento musicale “festival wagneriano”.
Villa Cimbrone è un gioiello di architettura e anch’essa piena di opere d’arte anche se deve gran parte della sua fama al Belvedere di Mercurio situato sul punto più sporgente del monte su cui è stata edificata Ravello. Il panorama del belvedere ha da sempre lasciato senza fiato i visitatori.
Chiesa della Santa Patrona Maria SS. Assunta
Questa chiesa dalla caratteristica cupola rivestita di maioliche colorate, contiene un’icona bizantina raffigurante la Madonna Nera con il Bambino in grembo. Al di sotto della cripta è stata trovata una villa romana andata distrutta in seguito alla devastante eruzione del 79 d.C.
Gli affreschi sono di ottima fattura e ben conservati ma la vera particolarità è stata la scoperta di una cassaforte romana in ferro rivestita da legno, unico esemplare mai rinvenuto.
Grotta dello Smeraldo a Conca dei Marini
Di notevole dimensione (circa 45 x 32 metri ed alta circa 24 metri) la grotta è accessibile sia dal mare sia tramite un ascensore situato sulla statale 163.
Il nome è dovuto ai riflessi dell’acqua, di un verde brillante grazie ai raggi del sole che penetrano attraverso una spaccatura nella roccia situata sott’acqua. Nel secolo scorso, sul fondale della grotta è stato posizionato presepe in ceramica vietrese.
Chiesa di San Salvatore de Birecto ad Atrani
Costruita nel X secolo e situata all’interno del piccolo ma caratteristico borgo di Atrani la chiesa ha visto in passato l’incoronazione dei dogi della Repubblica Amalfitana.
Torre normanna di Maiori
Una delle torri del sistema di avvistamento contro le incursioni saracene e baluardo difensivo di Maiori oggi, messi da parte cannoni, soldati e polvere da sparo, è adibita a ristorante pur conservando integro tutto il suo fascino di arcigna fortificazione.
Chiesa del Santo Patrono Luca Evangelista
Del 1588 a Praiano, con campanile a tre piani e struttura a tre navate e pavimento maiolicato
Museo della Ceramica
A Vietri sul Mare, ubicato nella torre di Villa Guariglia nel quale si possono ammirare le documentazioni sulla produzione ceramica dal XVII sec. al periodo “olandese e tedesco” degli Anni Trenta
Chiesa della Santa Patrona Trofimena
A Minori : dedicata a Santa Trofimena, martire cristiana siciliana, ne conserva le spoglie.
Chiesa del Santo Patrono Pietro
A Cetara: impossibile non notare la sua splendida cupola maiolicata quando percorrendo la statale 163 che porta ad Amalfi si attraversa il piccolo borgo di Cetara
La Torre dello Ziro
La città di Amalfi deve le sue fortune al mare da cui spesso arrivavano anche i nemici, non ultimi i pirati saraceni. Gli alti e aspri rilievi dei monti Lattari alle sue spalle costituivano un difficile ostacolo per chi volesse colpire alle spalle i paesi della Costiera.
Ed è per questo che nei punti strategici sono sorte delle fortificazioni in grado sia di sbarrare con pochi uomini il passo agli aggressori sia di avvistare per tempo i pericoli provenienti dal mare. La torre dello Ziro , con le annesse fortificazioni, è un tipico esempio di struttura militare capace di assolvere entrambe le funzioni e di accogliere la popolazione in fuga qualora la città sottostante fosse caduta.
Come raggiungere la Torre dello Ziro
Raggiungere le rovine è tutto sommato semplice, bisogna recarsi a Pontone, (una frazione di Scala), e poi seguire il sentiero. La camminata è relativamente semplice e richiede una mezz’oretta di cammino. La vista è ovviamente stupenda dato che all’epoca della costruzione il suo scopo era proprio quello di controllare quanta più parte di territorio possibile.
Un “errore” da non commettere è saltare la sosta al Belvedere. La gita alla Torre dello Ziro, che deve il suo nome alla sua forma che ricorda un contenitore usato anticamente, si sposa bene con l’escursione nella Valle delle Ferriere, altro gioiello della Costiera Amalfitana.