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Furore

Furore è un piccolo comune della costiera amalfitana  che assieme ad essa nel 1997 è entrato a far parte del Patrimonio Mondiale Unesco.

Per la conformazione del paese, questo borgo viene definito “il paese che non c’è”, le sue case sono delle macchie di colore che spuntano lateralmente dalla montagna.

Furore, il paese che non c’è!

La Storia di Furore

Il centro del paese, che è costituito da 837 abitanti, inoltre è formato da tre contrade: Sant’Agnello – Contrada della Gatta, Sant’Elia -contrada della Cicala e Santo Jaco – Contrada del Ciuccio. Fa parte del Club dei borghi più belli d’Italia.

Cosa vedere a Furore

Chiesa San Giacomo Furore
Chiesa San Giacomo Furore

Chiesa San Giacomo

Chiesa San Giacomo a tre navate, rimasta intatta è la più antica del Fiordo di Furore, il suo stile non è ben definito per i numerosi interventi che ha subito, famosi sono gli affreschi che si trovano al suo interno e grazie alla sua posizione si può ammirare il panorama che la circonda.

La chiesa è aperta solo per la Messa della domenica alle 9.30.

Chiesa San Michele

La Chiesa di San Michele, a tre navate divise da archi acuti con colonne senza base e capitelli di marmo a forma conica.

Chiesa Sant’Elia

La Chiesa di Sant’Elia non si trova al centro del paese. La struttura non è molto grande a una sola navata. Ancora oggi sottoposta a studi per i suoi vari strati geologici.

Al suo interno è possibile ammirare il trittico in legno con la rappresentazione della Madonna col bambino e i Santi Bartolomeo e Elia. Da qui parte anche il sentiero che porta al Belvedere di Praiano definito “la passeggiata dell’amore”.

Molti altri percorsi attraversano questo territorio con distese di noccioleti e vigneti, dalle cui uve si produce uno dei vini più famosi e buoni della costiera amalfitana, con il quale Furore è entrato a far parte “dell’Associazione Città del Vino”.

Come raggiungere Furore

In Auto, ma vista la difficoltà del parcheggio vi consigliamo di noleggiare una macchina o usufruire dei trasporti pubblici linea SITA:

Amalfi – Agerola.

Fiordo di Furore

La storia del fiordo

MarMeeting Furore
MarMeeting Furore

La struttura geofisica della costiera amalfitana è dovuta alla eccesiva pendenza rocciosa che cade a piombo sul mare e da insenature, dette Valloni, che attraversano la costa fino al suo interno tutto ciò dà origine ad una famosa località di Furore: il “Fiordo di Furore“, che in realtà è una rìa (un ristretto specchio d’acqua ai piedi di un vallone formato dal torrente Schiato, che da Agerola attraversa la montagna fino a gettarsi a mare).

Il fiordo di Furore o Vallone di Furore è un piccolo borgo marinaro. È Attraversato dalla strada statale con un ponte alto 30m, dove ogni anno si svolge la gara del “Campionato Mondiale di tuffi delle grande altezze” a cui partecipano atleti provenienti da ogni parte del mondo per tuffarsi ad altezze tra i 23 e 28 metri.

Nella parte interna del Fiordo si possono visitare due fabbriche: lo Stenditoio, usato per asciugare i fogli di carta ricavati dalle fibre di stoffa, e la Calcara, dove venivano lavorate le pietre. Dal Vallone di Furore inizia il “Sentiero dei Pipistrelli impazziti” che porta a Punta Tavola. Il percorso dura 30 minuti e attraversa una folta vegetazione.

Come raggiungere il fiordo di Furore

  • Strada statale 163 che inizia nel comune di Amalfi fino a Castellammare di Stabia. Qui si trova l’uscita che immette sulla strada statale 145 Sorrentina.
  • Da Salerno o Napoli bisogna prendere la linea Sita per Amalfi e, arrivati al capolinea, prendere la linea Positano-Sorrento. La fermata è sul ponte del Fiordo.
  • Da Sorrento bisogna prendere il bus Sita, linea Amalfi, e scendere alla fermata sul Fiordo.